STAGIONE 2015/2016

La stagione 2015/2016 è contrassegnata dal passaggio dalla categoria Esordienti a quella dei Giovanissimi. Torna ad esserci una classifica, si gioca a 11, in campi regolamentari, per due tempi da 35′ anzichè tre tempi da 20′ e non esiste più la regola dei cambi volanti, per cui d’ora in avanti chi viene sostituito non può più rientrare.
La rosa 2014/2015 va incontro a quattro defezioni: quelle del tecnico centrocampista Giò e del roccioso difensore Duccio, che decidono entrambi di abbandonare il calcio per proseguire la tradizione dei canottieri pavesi; quella del “bomberino di scorta” Franci, che, a metà campionato autunnale, decide di lasciare il pallone per dedicarsi al nuoto; infine quella del portierino Filippotto, il quale, sentendosi troppo chiuso, chiederà di essere ceduto in prestito all’Athletic Pavia. La squadra viene però rafforzata da ben sette nuovi innesti. Dal Sant’Alessandro arriva l’agile Rove, che va a rinforzare il reparto dei portieri. Dall’Accademia Pavese arriva Fanti, immediatamente soprannominato “Fanti the Best”, il quale porterà la sua eccelsa sapienza tattica al servizio della squadra. Dopo oltre un anno di inattività, a causa di un fastidioso Schlatter al ginocchio, e con un pregresso nel Pavia e negli Aquilotti, arriva Alin, già ribattezzato “La roccia dei Carpazi”. Dopo un anno passato ad allenarsi senza giocare, viene tesserato Ricca, del quale vogliono così essere premiate la perseveranza e la capacità di fare gruppo. Inoltre, a campionato autunnale già in corso, viene aggregato il cugino di Danny, “Bulldozer” Roby, autentico concentrato di potenza e di aggressività, ma purtroppo poco incline a faticare negli allenamenti, cosa che lo porterà a smettere dopo pochi mesi. Infine, il mercato di riparazione di gennaio ci porta in dote dalla Cavese i dinamici e guizzanti gemelli Manu e Fabio, che vanno così a completare e a rinforzare l’ampia rosa.
Il salto nella nuova categoria è notevole, le squadre più attrezzate hanno fatto selezione e sono forti e organizzate e abbiamo modo di accorgercene immediatamente poichè l’ìmpatto nel nuovo mondo è molto doloroso, ma come disse un giorno Billy Costacurta parafrasando Nietzsche: “tutto ciò che non uccide rafforza”. Per cui, ben arrivati nel mondo dell’agonistica, dove tutto è sangue e sudore… è il mondo dei grandi, ragazzi, è tutto qui.
Come dicevamo, l’impatto nel nuovo mondo è molto brusco, ma le scoppole iniziali servono a farci crescere e a poco a poco la squadra trova il giusto assetto. Alle fine, nel Campionato invernale ci classifichiamo sesti su dodici squadre, mentre in quello primaverile chiudiamo al terzo posto su otto, portandoci dietro anche una sensazione di lieve rammarico. Rammarico che invece è enorme nel Torneo di Bereguardo, ove ci facciamo sfuggire la finale all’ultimo minuto, per mano della Cavese. Il destino però ci serve su un piatto d’argento la possibilità di rifarci da li a pochi giorni, infatti nel Torneo di Pinarolo raggiungiamo la finale, che ci vede contrapposti proprio alla Cavese, ma questa volta l’incontro ci vedrà vittoriosi per 3-2, facendo si che anche la stagione 2015/2016 venga chiusa nel più trionfale dei modi con la conquista del nostro settimo titolo.